7 vantaggi di lavorare all’interno di uno spazio di coworking

7 vantaggi di lavorare all’interno di uno spazio di coworking

Quali sono i vantaggi di lavorare in uno spazio condiviso, ma soprattutto perché un professionista, un imprenditore o un’azienda dovrebbe scegliere di lavorare in un coworking?

Di seguito, illustriamo 7 vantaggi nel lavorare all’interno di uno spazio di coworking.

di Matteo Palumbo

Sei un giovane professionista alle prime armi che vuole avviare “in economia” la propria attività dopo anni di sacrifici e studi scommettendo direttamente sul proprio futuro?

Ti spaventa l’idea della monotonia, dell’asetticità e dell’isolamento di un ufficio o peggio a casa?

Sei un freelance, un libero professionista o un imprenditore in cerca di nuovi stimoli e d’innovazione per fare il salto di qualità in un ambiente sempre dinamico e stimolante?

Il coworking è la risposta giusta ed immediata per queste domande . Ecco 7 motivi per cui conviene lavorare in uno spazio di coworking.

1.Networking

Il coworking rappresenta il luogo ideale in cui stringere collaborazioni con altri professionisti e trovare nuovi clienti, partner o fornitori. Relazione di reciprocità in cui si dà e si riceve, si tratti di tempo, competenza o di informazioni; chiunque può crearsi una rete e svilupparla a più livelli, moltiplicandoli ed eventualmente consolidandoli nel tempo.

2.Creatività e Produttività

Un coworking è “aggregatore” ed “acceleratore” di talenti creativi, idee innovative, professionalità competenti e processi produttivi efficienti che, purtroppo, il più delle volte restano intrappolati in compartimenti stagni non riuscendo a comunicare ed amalgamarsi tra di loro. Il determinante quid in più di un’attività vincente è proprio il perfetto mix tra questi elementi. Si tratta di diverse persone che si ritrovano a lavorare all’interno di un stesso luogo, che non necessariamente operano nello stesso settore o allo stesso progetto, lavorano, condividono lo spazio e le risorse di un normale ufficio. Alcuni lavorano in maniera indipendente, altri in gruppo, stabilendo rapporti personali molto stretti che generano benefici per tutti grazie all’incrocio di differenti esperienze.

Il coworking è quindi un nuovo modo di lavorare: non ci sono rivalità né competizione, nessuna decisione arriva dall’alto per cui i progetti si sviluppano solamente per affinità. I coworker possono interagire in modo tale che ognuno, pur svolgendo in maniera indipendente il proprio lavoro, metta il proprio talento al servizio di un progetto comune. Lo spazio di coworking è basato su condivisione, cooperazione e comunicazione, fattori che proteggono dall’isolamento e incentivano la socializzazione, creando quindi il clima favorevole alla concretizzazione di un’idea. Nascono collaborazioni per nuovi business e tutti dispensano consulenze agli altri coworker.

Ma soprattutto questa forma di “ufficio condiviso” nasce per rispondere alle esigenze di coloro che grazie alle tecnologie si sono ritrovati a non lavorare più in ufficio e di conseguenza hanno sentito il bisogno di relazionarsi e allo stesso tempo di essere professionalmente riconosciuti in un ambiente consono.

3.La Community

“La community è rappresentata da un gruppo di persone che per interesse, posizione geografica o cittadinanza si riunisce”. Il Coworking favorisce l’interazione tra persone, prima ancora che tra professionisti, riproponendo al centro il concetto di comunità reale e fisica, sfruttando gli strumenti che la modernità della comunicazione mette a disposizione per azzerare distanze e tempi per il confronto e la realizzazione di azioni. Collegare, coinvolgere e stabilire relazioni: in questo modo un coworking diventa il più moderno ed efficace strumento di lavoro e di pubbliche relazioni, mettendo insieme tante competenze, differenti tra loro, per favorire la cooperazione e la partecipazione diretta al fine di arrivare a realizzare veri e propri team di progettazione in grado di fornire un’offerta di servizi integrati.

4.Il vantaggio economico.

Entrare a far parte di un coworking vuol dire principalmente ottimizzare l’uso delle risorse, abbattere le spese e superare anche i limiti incontrati da coloro che lavorano a casa. Tra i punti di forza del coworking, quindi, c’è sicuramente l’economicità dell’affitto di una postazione rispetto alla gestione di un proprio ufficio e la flessibilità dei costi in relazione al tempo di utilizzo della postazione.

5.Professionalità (ufficio attrezzato)

Un altro vantaggio e sicuramente l’organizzazione degli spazi di lavoro e dei servizi offerti (oltre che i qualificati coworker già operanti all’interno): postazioni lavoro in openspace, box office, aree meeting e convegni, internet, armadietto porta oggetti e porta documenti per il team, utenze, pulizie, spazio caffè e snack, spazi per concentrarsi, area relax, reception e accoglienza visitatori, libreria. “Il coworking è sempre stato un mezzo, più che un fine”. Nascono così collaborazioni per nuovi business e tutti dispensano piccole consulenze agli altri coworker. Ma soprattutto questa forma di ufficio condiviso nasce per rispondere alle esigenze di coloro che grazie alle tecnologie si sono ritrovati a non lavorare più in ufficio e di conseguenza hanno sentito il bisogno di relazionarsi e allo stesso tempo di essere professionalmente riconosciuti in un ambiente consono.

Scopri i sevizi del Coworking Smart Lab: postazioni lavoro in open space, box office, aree meerting e convegni.

6.Motivazione

Essere a contatto con persone creative, capaci ed intraprendenti è di per sé stimolante e vedere il successo degli altri può motivare a lavorare di più, al fine di tenere il passo e non restare indietro. Inoltre, la collaborazione tra menti creative, senza alcun tipo di rivalità e competizione, favorisce un clima disteso e un ambiente produttivo, in cui i progetti si sviluppano per affinità e la cooperazione ha come prerogativa la meritocrazia. É anche vero che avere a disposizione persone provenienti da ambienti anche molto diversi fornisce l’occasione per testare le nuove idee e per ottenere un riscontro ed una critica oggettiva.

7.Contribuire al miglioramento

Nel contesto attuale gli ecosistemi più fertili per l’innovazione sono le reti, perché permettono di connettere persone e realtà diverse, di veicolare lo scambio di informazioni, di diffondere, contaminare e rielaborare le idee. Per favorire la dinamica di innovazione, le reti devono essere fluide e diversificate al loro interno, ma al contempo strutturate per collaborare. Per le persone più giovani è evidente che il fenomeno del coworking può contribuire a ridurre la complessità e l’approccio lavorativo e a modificare i territori, i confini e il limite stesso delle singole competenze.

Ed il primo passo è quello più importante di un percorso. L’autoimprenditorialità, sopratutto se inquadrata nell’ambito dell’innovazione e dell’originalità dell’idea, può davvero rappresentare la chiave di volta di una carriera professionale, con riscontri di soddisfazione personale ed economica. Nonostante il termine startup possa sembrare inflazionato, esso rappresenta la via più semplice per l’ingresso di giovani qualificati e determinati nel mondo del lavoro. Supportare le startup non significa semplicemente mettere insieme servizi e azioni che rispondano alle loro esigenze, ma anche proporre tali servizi con modalità e approcci innovativi ed efficaci, al passo con i tempi.

di Matteo Palumbo